Google è in costante sviluppo e evoluzione. Tieni presente che il motore di ricerca apporta modifiche al suo algoritmo centinaia di volte all’anno. Il suo obiettivo? Consentire ai suoi bot (spider) di essere sempre più precisi quando esplorano le pagine web per trovare e posizionare contenuto il più pertinente possibile.

L’esperienza dell’utente è in effetti la principale preoccupazione del motore di ricerca e deve essere il fulcro di tutte le strategie SEO.

In questo post parliamo dell’intento di ricerca, della sua importanza e perché devi tenerne conto nella la tua strategia SEO.

Incominciamo!

Comprendere l’intento di ricerca

L’intento di ricerca rappresenta il contenuto che l’utente vuole vedere quando esegue una ricerca sul web. Dato che l’obiettivo di Google è fornire risultati che soddisfino perfettamente le esigenze degli utenti Internet, si concentra in particolare su queste query analizzandole e interpretandole.

Parole chiave, sinonimi, campi lessicali, combina le tue pagine web per offrire il miglior contenuto agli utenti di Internet. Queste query sono suddivise in tre diverse categorie, vediamole insieme.

Ricerca informazionale

La query informazionale è il tipo più comune di ricerca. In questa situazione, l’utente è alla ricerca di informazioni specifiche.  Ha un valore di traffico medio-basso, perché l’utente è ancora lontano dall’intenzione di acquistare un prodotto o un servizio. Rientrano in questa ricerca query del tipo “migliori sneakers uomo” oppure “migliore hotel Ancona”. Le aziende o i brand spesso sviluppano i loro contenuti per rispondere a questo tipo di ricerca in particolare, con lo scopo di aumentare la loro notorietà.

Un tipo di query informazionale

Ricerca navigazionale

Parliamo di una query navigazionale quando l’utente esegue una ricerca sapendo già cosa vuole trovare e si aspetta quindi di ricevere rapidamente una risposta pertinente. Questo tipo di richiesta include un brand, un prodotto, un URL o un nome di dominio.

Mediamente ha un valore di traffico molto alto ed elevati tassi di conversione, perché fa riferimento diretto al brand. Un esempio di ricerca navigazionale potrebbe essere “sito scarpe Nike”, oppure “sito Creativemotions”, etc. Il motore di ricerca posizionerà per primo il sito web ufficiale del brand ricercato. Quasi sempre le ricerche navigazionali coincidono con la ricerca branded (cioè quando l’utente interroga il motore di ricerca scrivendo soltanto il nome del marchio, es. “Nike”).

Un esempio di query navigazionale

Ricerca transazionale

La query transazionale ha luogo quando l’utente desidera acquistare un servizio o un prodotto. Questo è il tipo di ricerca che porta maggiori conversioni. La conversione può essere il raggiungimento di vendita di un prodotto o servizio, ma anche l’iscrizione alla newsletter o il download di un file.

In questo caso l’utente sa già cosa vuole e cerca soltanto il posto migliore dove reperirlo. Una ricerca transazionale potrebbe essere “Nike Air Max 90”, oppure “pacchetto assistenza advanced Creativemotions”. ​​​​​​I risultati di queste query sono quasi sempre pagine commerciali.

Un esempio di query transazionale

I motori di ricerca cercano di capire l’intento di ricerca per poter fornire risultati puntuali e precisi, che rispondano all’obiettivo dell’utente. Ma, per capire l’intento dell’utente, Google considera anche il contesto.

Nello stabilire il contesto di una ricerca Google prende in considerazione una serie di fattori fra cui :

  1. La geolocalizzazione della sessione, cioè la posizione dell’utente mentre effettua la query.
    Se per esempio provo a cercare su Google “che tempo fa oggi” (e in questo momento mi trovo a Loreto), Google mi restituirà automaticamente le informazioni meteo per la mia posizione:geolocalizzazione del meteo su Google
  2. La co-occorrenza dei termini, ovvero l’occorrenza della combinazione di parole, che accompagnano una determinata parola chiave all’interno di un testo.

  3. Gli argomenti di tendenza, relativi a particolari eventi sportivi o di intrattenimento.
    Digitando la categoria di uno sport, o il nome di una squadra, se il giorno precedente (o successivo) ci sono state importanti partite, Google restituirà data e risultati:google trend di ricerca

  4. Le caratteristiche della query. Un motore di ricerca semantico dovrebbe essere in grado di comprendere i sinonimi, gli errori di battitura, e fornire più o meno gli stessi risultati di ricerca su qualsiasi sinonimo della parola che gli utenti cercano:le caratteristiche delle query google

  5. Il linguaggio naturale. Se provo a formulare una domanda con un linguaggio naturale, ad esempio “quando sorge il sole a Roma?”, il motore non restituisce risultati dei siti web e articoli, bensì l’ora corrente nel luogo specificato :
Linguaggio naturale nelle query

Comprendere l’intento di ricerca

Comprendere l’intento di ricerca degli utenti ti consentirà quindi di creare e condividere contenuti pertinenti. L’intenzione dietro ogni ricerca determina i risultati preferiti da Google, quindi è essenziale per le tue strategie SEO. Per analizzare le esigenze degli utenti di Internet e determinare le domande che stanno ponendo, esistono diversi strumenti, tra cui uno molto efficace: Answer the Public.

Questo strumento ti consente di testare una parola chiave o una frase e vedere le domande più frequenti sull’ argomento. Ecco cosa otterrebbe ad esempio un’azienda italiana inserendo “SEO” in Answer the Public (i risultati sono elencati in base al tipo di query) :

Esempio di Answer the Public

Includere l’intento di ricerca nella tua strategia SEO

Ora che hai un’idea di ciò che l’utente sta cercando, devi adattare di conseguenza i tuoi contenuti, rispettando alcuni punti.

Rispondi alle richieste degli utenti con contenuto adatto

Come abbiamo visto in precedenza, per aumentare il traffico sul tuo sito web e convertire i visitatori in clienti, i tuoi contenuti devono fornire loro risposte pertinenti.

Per rispondere alle richieste di informazioni, è possibile scrivere articoli di blog su argomenti pertinenti, relativi ai servizi offerti. Visitando il tuo sito web tramite il tuo blog, l’utente vedrà che la tua azienda è specializzata in questo settore e sarà in grado di scoprire le tue offerte tramite le tue pagine dei servizi.

Per quanto riguarda le ricerche transazionali, devi assolutamente concentrarti sui tuoi prodotti. Il contenuto deve essere ottimizzato per informare chiaramente l’utente. Funzionalità, dettagli, foto, video: tutto deve essere presente nella scheda prodotto. Devi concentrarti sia sul contenuto che sulla forma.

Ottimizza il tuo contenuto

Per attirare l’algoritmo di Google ma anche l’intento di ricerca dei tuoi utenti target, il contenuto che offri deve portare loro un reale valore aggiunto. In definitiva però, potresti offrire informazioni utili, ma se sul tuo sito non è presente una buona esperienza utente, Google non ti prenderà in considerazione come dovrebbe.

Per raggiungere questo obiettivo, ecco alcuni suggerimenti :

Ottimizza i titoli delle pagine, le meta descrizioni e gli URL;
Illustra i tuoi contenuti con elementi visivi;
Scrivi i tuoi contenuti in modo chiaro, semplice e conciso;
Struttura i tuoi contenuti;
Non scrivere paragrafi troppo lunghi.

L’intento di ricerca deve essere al centro delle tue strategie SEO

Ora sai perché l’analisi dell’intento di ricerca è essenziale per la SEO. In caso di domande o se hai bisogno di aiuto per migliorare le tue strategie SEO, non esitare a contattarci, saremo felici di supportarti e aiutarti a posizionarti tra i migliori risultati di Google!

Buon lavoro!