Hai mai provato a condividere un link su un post social o in una newsletter, solo per accorgerti che l’intero URL occupava quasi tutto lo spazio disponibile? Oppure ti è capitato di inviare un collegamento con una sfilza di numeri, simboli e caratteri poco leggibili che dava un’impressione poco professionale? Se sì, è arrivato il momento di scoprire come gli shortlink possono cambiarti la vita digitale.
Uno shortlink, noto anche come link breve o URL abbreviato, è una versione compatta di un URL che reindirizza all’indirizzo originale quando viene cliccato. Oltre a essere molto più facile da condividere, uno shortlink appare più ordinato, affidabile e brandizzabile. È perfetto per i social media, le campagne email, i QR code, ma anche per migliorare l’estetica generale del tuo sito.
Ma non è solo una questione di estetica: molti servizi di shortlink offrono anche funzioni avanzate di tracciamento che ti permettono di monitorare clic, provenienza geografica, dispositivi usati e molto altro. In questo modo puoi capire davvero cosa funziona e cosa no nelle tue strategie di condivisione e marketing.
In questa guida aggiornata, ti mostreremo passo passo come creare shortlink in WordPress, sia utilizzando plugin dedicati, sia sfruttando metodi manuali e strumenti esterni. Analizzeremo anche i vantaggi, le criticità e i casi d’uso più comuni per aiutarti a scegliere l’approccio migliore in base alle tue esigenze.
Pronto a dare una svolta ai tuoi link? Iniziamo subito.
Cosa sono gli shortlink e perché usarli nei tuoi progetti WordPress
Gli shortlink, noti anche come link brevi o URL abbreviati, sono versioni compatte di collegamenti standard che rimandano alla stessa destinazione del link originale. In pratica, si tratta di URL brevi e facili da condividere, che possono essere creati per qualsiasi pagina del tuo sito WordPress o contenuto esterno.
Ad esempio, prendiamo un classico caso dal nostro blog Creativemotions.
Ecco un link completo:
Link originale: https://www.creativemotions.it/come-creare-un-sito-web/
e la sua versione abbreviata:
Shortlink: tinyurl.com/creareunsitoweb
Come vedi, lo shortlink riduce drasticamente la lunghezza del collegamento, rendendolo molto più leggibile, condivisibile e professionale. È particolarmente utile in contesti dove il numero di caratteri è limitato, come nei post sui social, nelle bio di Instagram o nei messaggi SMS.
Ma non è solo una questione estetica: molti shortlink possono anche essere tracciati, permettendoti di monitorare metriche fondamentali come numero di clic, provenienza geografica, dispositivo usato e molto altro. Se stai cercando di ottimizzare una campagna marketing o monitorare la performance di un referral link, usare uno short URL tracciabile può fare la differenza.
Inoltre, puoi creare short link personalizzati che includono il tuo dominio, aumentando la fiducia degli utenti e rafforzando la tua brand identity.
In sintesi: gli shortlink non solo aiutano a creare URL brevi, ma offrono anche strumenti avanzati per analizzare e migliorare la diffusione dei tuoi contenuti online.
Differenze tra shortlink, permalink e slug in WordPress
Nel mondo WordPress, si fa spesso confusione tra termini come shortlink, permalink e slug, soprattutto quando si inizia a lavorare con la struttura degli URL del proprio sito. Anche se tutti e tre si riferiscono a collegamenti web, ognuno svolge una funzione specifica e ha uno scopo preciso nella gestione dei contenuti online. Conoscerne le differenze ti permette di migliorare la leggibilità dei tuoi link, ottimizzare la SEO e ottenere una comunicazione più professionale ed efficace.
Il permalink (abbreviazione di “permanent link”) è l’URL completo e permanente di una pagina o di un post su WordPress. Viene generato automaticamente dal CMS in base alla struttura definita nelle impostazioni e può includere la data, il titolo del post o una categoria. È ciò che gli utenti e i motori di ricerca utilizzano per accedere ai tuoi contenuti in modo stabile nel tempo.
Lo slug, invece, è la porzione finale del permalink che identifica in maniera univoca un contenuto. È modificabile e dovrebbe essere breve, descrittivo e contenere parole chiave. Ad esempio, nello slug come-creare-shortlink
, stai comunicando subito l’argomento della pagina in modo leggibile e SEO-friendly.
Il shortlink, infine, è un URL abbreviato che rimanda alla stessa destinazione del permalink, ma è molto più compatto. Serve principalmente per la condivisione rapida, per creare link brevi da usare su social media, QR code, email o messaggistica, dove ogni carattere conta. Inoltre, uno shortlink può essere tracciabile e brandizzato, offrendo vantaggi significativi in termini di marketing e monitoraggio delle performance.
In sintesi: permalink per struttura e SEO, slug per chiarezza e ottimizzazione, shortlink per praticità e tracciamento. Usarli in modo strategico è la chiave per un sito WordPress efficace e professionale.
Che cos’è un permalink e come si differenzia da uno shortlink
Un permalink è l’URL completo e definitivo assegnato a ogni contenuto pubblicato su WordPress: articoli, pagine, categorie, tag, archivi, allegati. È chiamato “permanente” perché dovrebbe rimanere invariato nel tempo, garantendo la raggiungibilità stabile del contenuto. Un permalink ben costruito è leggibile, ottimizzato per i motori di ricerca e contiene elementi strutturali come data, titolo del post o slug.
Ad esempio, un permalink può avere questa forma:
https://tuosito.it/2025/04/10/guida-creare-shortlink-wordpress
In questo URL, WordPress include la data e lo slug del contenuto per garantire un’identificazione precisa e cronologica.
Lo slug, che fa parte del permalink, è la porzione modificabile che si trova alla fine dell’URL e identifica il contenuto. Può essere personalizzato per renderlo più chiaro, breve e SEO-friendly. In questo caso, lo slug è guida-creare-shortlink-wordpress
.
Diversamente, uno shortlink è un collegamento URL breve che indirizza allo stesso contenuto del permalink, ma in forma abbreviata. Può essere generato automaticamente da WordPress (via API, funzione get_shortlink()
o plugin) oppure tramite servizi esterni come Bitly, TinyURL, Rebrandly, ecc.
Esempio:
https://bit.ly/3x1Zabc
oppure:
https://brand.ly/shortlink-guide
A differenza del permalink, il shortlink è pensato per la condivisione, non per l’indicizzazione. È ideale in contesti dove la lunghezza dell’URL rappresenta un limite, come nei social media, nei QR code o nelle piattaforme con spazio ristretto per i testi. Inoltre, molti shortlink permettono di tracciare clic, provenienza geografica, device, orari e molto altro.
In sintesi, se il permalink è la forma ufficiale e SEO-oriented del tuo contenuto, lo shortlink è la sua versione agile e strategica per comunicare in modo smart e monitorabile.
Quando conviene usare uno shortlink invece di un permalink
I permalink sono essenziali per la struttura del tuo sito e per l’ottimizzazione SEO, ma non sempre rappresentano la soluzione migliore in termini di condivisione e praticità. In determinati contesti, utilizzare uno shortlink può offrire vantaggi significativi, sia sul piano dell’esperienza utente che dal punto di vista strategico.
Ecco cinque situazioni concrete in cui conviene preferire uno shortlink a un permalink:
- Condivisione sui social media
Su piattaforme come X (ex Twitter), Instagram o LinkedIn, lo spazio è limitato e l’impatto visivo conta. Un link lungo può rendere un post poco leggibile o sgradevole da vedere. Al contrario, un shortlink compatto si integra meglio nel testo e aumenta le probabilità di clic. - Email marketing e newsletter
Inserire URL brevi nelle email aiuta a mantenere il layout ordinato, riduce il rischio che il link venga spezzato nei client di posta elettronica e trasmette maggiore affidabilità. Inoltre, facilita la lettura e la comprensione del messaggio. - Monitoraggio delle performance di link e campagne
Gli shortlink permettono di tracciare clic, provenienza geografica, dispositivi utilizzati e orari di accesso. Sono quindi ideali per campagne pubblicitarie, referral link o strategie di affiliazione, in cui il monitoraggio è fondamentale. - Inserimento in QR code o materiali stampati
Più l’URL è lungo, più il QR code risulta complesso e difficile da scansionare. Utilizzare un link breve garantisce una scansione più veloce e una migliore leggibilità su brochure, locandine, biglietti da visita o packaging. - Branding personalizzato e protezione dell’URL
Con uno shortlink puoi usare un dominio breve personalizzato che richiama il tuo brand (es. tuosito.it/guida). Questo aumenta la fiducia degli utenti, rende il link più riconoscibile e permette anche di mascherare URL tecnici o poco leggibili.
In sintesi, ogni volta che è necessario condividere un link in modo agile, ordinato e monitorabile, uno shortlink rappresenta la scelta più efficace rispetto a un permalink completo.
Perché usare gli shortlink in WordPress? Tutti i vantaggi dei link brevi (e perché contano davvero)
Hai mai incollato un URL chilometrico su un post di X (ex Twitter), solo per accorgerti che ti restavano pochissimi caratteri per scrivere qualcosa di sensato? Oppure ti è capitato di rovinare il layout di una newsletter con un link pieno di simboli, numeri e parametri incomprensibili? Se la risposta è sì, allora sai già che creare short link è molto più di un vezzo estetico: è una necessità strategica.
Gli shortlink – noti anche come URL brevi o link abbreviati – sono versioni compatte e ottimizzate dei normali collegamenti web. Al posto di lunghi codici criptici, offrono stringhe semplici, spesso personalizzabili, che risultano più leggibili, affidabili e professionali. E se usi WordPress, hai tutto il necessario per iniziare a sfruttarli al meglio.
Ecco cosa ottieni usando uno shortlink:
- ✅ Spazio ottimizzato: i link brevi sono ideali per post social, firme email, profili bio e ogni contesto con spazio limitato.
- ✅ Branding potenziato: puoi creare short link con un dominio personalizzato (es. tuonome.it/news) per rendere il tuo marchio subito riconoscibile.
- ✅ Tracciamento integrato: strumenti come Bitly, Rebrandly o plugin come Pretty Links ti permettono di monitorare clic, geolocalizzazione, device e orari in tempo reale.
- ✅ Miglior user experience: un shortlink chiaro e curato genera più fiducia e riduce il rischio che venga ignorato o etichettato come sospetto.
Ma attenzione: in alcuni casi può essere utile mostrare l’URL completo, specialmente se il link contiene già parole chiave esplicative che anticipano il contenuto della pagina. La regola d’oro? Testare entrambi i formati e analizzare i dati per scoprire cosa funziona meglio per il tuo pubblico.
In sintesi:
Se vuoi un modo rapido ed efficace per rendere i tuoi contenuti più condivisibili, monitorabili e professionali, gli shortlink in WordPress sono uno strumento irrinunciabile. E con pochi clic, puoi iniziare a usarli subito.
Nelle prossime sezioni vedremo come creare shortlink in WordPress senza plugin, utilizzando codice personalizzato per generare link brevi direttamente dal tuo sito, in modo semplice, rapido e senza dipendenze esterne.
Passaggio 1: scrivi il codice dello shortlink
Anche se WordPress ha rimosso il pulsante “Ottieni shortlink” dalle versioni più recenti dell’editor, il codice che lo attiva è ancora presente nei file core. Si tratta solo di riportarlo alla luce con un semplice snippet. Questa soluzione è perfetta se vuoi creare short link direttamente dal tuo sito WordPress, senza plugin esterni.
Per farlo, ti basta aggiungere il seguente hook nel file functions.php
del tuo tema:
add_filter( 'get_shortlink', function( $shortlink ) {return $shortlink;} );
Questo codice sfrutta il filtro get_shortlink
per riattivare il pulsante “Ottieni shortlink” all’interno dell’editor classico. Una volta inserito, potrai generare un link breve per ogni post o pagina in pochi istanti, senza passaggi aggiuntivi.
È una soluzione ideale se vuoi ottenere shortlink rapidi e personalizzati mantenendo il controllo completo direttamente dalla tua dashboard WordPress.
Passaggio 2: aggiungi il codice per generare shortlink nel file functions.php
Ora che hai a disposizione lo snippet per abilitare la funzione di shortlink, è il momento di inserirlo correttamente nel file functions.php
del tuo tema WordPress. Questo file contiene le funzioni fondamentali per il tuo sito e ti permette di personalizzare il comportamento del tema, incluso — in questo caso — l’abilitazione del pulsante per ottenere link brevi direttamente dall’editor.
Per accedere a functions.php
, vai nel backend di WordPress e clicca su Aspetto > Editor del tema. Si aprirà la schermata Modifica temi, dove troverai l’elenco dei file del tema attivo. Cerca functions.php (solitamente indicato come Funzioni del tema) nell’elenco a destra.
Una volta aperto il file, scorri fino in fondo e incolla lo snippet di codice che hai copiato nel passaggio precedente. Questo codice serve a ripristinare la funzionalità per creare short link in WordPress, rendendola nuovamente accessibile nell’interfaccia dell’editor classico.
Quando hai incollato correttamente lo snippet, clicca su “Aggiorna file” per salvare le modifiche. Ora il tuo sito è pronto per supportare shortlink personalizzati, senza bisogno di plugin esterni o servizi aggiuntivi.
Nel prossimo passaggio, verificheremo che tutto sia andato a buon fine e che il pulsante per ottenere il tuo url breve sia effettivamente visibile nell’editor.
Passaggio 3: Controlla se appare il pulsante per ottenere lo shortlink
Una volta aggiunto il codice nel file functions.php
, torna nell’editor classico di WordPress e apri una qualsiasi pagina o post. Se tutto è andato a buon fine, dovresti vedere un nuovo pulsante etichettato “Ottieni uno shortlink” posizionato vicino al titolo o al permalink del contenuto.
Cliccando su questo pulsante, si aprirà una finestra di dialogo che mostra uno shortlink pronto da copiare: un URL breve e ordinato, perfetto per essere incollato rapidamente in email, post sui social o qualsiasi altro contesto in cui serve condividere link brevi in modo pratico.
Questo metodo ti permette di creare short link direttamente da WordPress, senza dover passare per strumenti esterni. È veloce, funzionale e non richiede plugin aggiuntivi.
Attenzione però: il pulsante per generare lo shortlink è visibile solo nell’editor classico di WordPress. Se utilizzi l’editor a blocchi (Gutenberg), questo approccio non funzionerà. In tal caso, puoi passare a una delle soluzioni con plugin che vedremo nel prossimo paragrafo.
Creare shortlink in WordPress con un plugin: la soluzione più facile per ottenere URL brevi senza codice
Se preferisci non mettere mano al codice o non utilizzi l’Editor classico di WordPress, la via più semplice e veloce per creare short link è utilizzare un plugin dedicato. Esistono infatti diversi strumenti pensati appositamente per generare URL brevi e gestire i tuoi shortlink in modo professionale, direttamente dalla dashboard.
Uno dei plugin più conosciuti, affidabili e facili da usare è Pretty Links. Con questo strumento puoi accorciare qualsiasi collegamento, personalizzare lo slug, monitorare le performance e organizzare tutti i tuoi link brevi in un’unica interfaccia intuitiva.
Nel prossimo paragrafo ti mostreremo passo dopo passo come creare uno shortlink con Pretty Links, così potrai testare subito l’efficacia di questa soluzione anche senza alcuna competenza tecnica.
Passaggio 1: installa il plugin Pretty Links per creare shortlink in WordPress
Per iniziare a creare shortlink direttamente da WordPress, accedi alla tua dashboard e vai su Plugin > Aggiungi nuovo. Nella barra di ricerca in alto a destra, digita “Pretty Links”, uno dei plugin più popolari per gestire link brevi in modo professionale.
Una volta trovato il plugin, clicca su Installa ora e poi su Attiva per abilitarlo.
Con Pretty Links avrai a disposizione una soluzione semplice e potente per accorciare URL lunghi, creare short link personalizzati e iniziare a tracciarne le performance fin da subito, il tutto senza uscire dal tuo sito WordPress.
Non dimenticare: attivare il plugin è essenziale per iniziare a utilizzare tutte le sue funzionalità dedicate agli url brevi!
Passaggio 2: crea il tuo shortlink e gestisci i link brevi in WordPress
Dopo aver installato e attivato il plugin Pretty Links, troverai nella sidebar della tua dashboard WordPress una nuova voce dedicata proprio alla gestione degli shortlink. Cliccando su Pretty Links, accederai a una comoda interfaccia da cui potrai visualizzare tutti i link brevi già creati, monitorarne le performance e aggiungerne di nuovi in pochi secondi.
Per creare un nuovo shortlink, ti basta cliccare sul pulsante “Aggiungi nuovo”: si aprirà una schermata intuitiva dove potrai inserire l’URL originale da accorciare e personalizzare lo slug, ovvero la parte finale del tuo short link. Questo ti permette di creare link brevi completamente brandizzati e facilmente riconoscibili.
Hai bisogno di funzioni avanzate? Nessun problema: la sezione Avanzate ti consente di impostare lo shortlink come nofollow, contrassegnarlo come sponsored, abilitare il tracciamento dei parametri e monitorare i clic. Ogni voce è accompagnata da una piccola icona informativa che spiega in dettaglio il funzionamento dell’opzione.
Una volta salvato, il tuo shortlink apparirà nella lista principale con tutte le opzioni rapide disponibili: puoi copiarlo al volo, modificarlo, o condividerlo direttamente via email o social.
Se desideri ancora più controllo, come l’aggiunta di categorie, tag o automazioni, puoi valutare l’upgrade alla versione Pretty Links Pro, ma per la maggior parte degli utenti la versione gratuita è già perfetta per creare short link efficaci e tracciabili.
Shortlink e marketing digitale: usi strategici per brand e creator
Nel panorama attuale del marketing digitale, ogni dettaglio può influire sui risultati di una campagna. Che si tratti di un titolo, di un’immagine o di un semplice link, l’efficacia comunicativa si misura anche a partire dagli elementi meno visibili. In questo contesto, lo shortlink si afferma come uno strumento estremamente utile, soprattutto quando si ha la necessità di condividere link brevi, ordinati, tracciabili e facilmente associabili al brand.
Gli URL brevi non sono solo più belli da vedere: sono più efficaci da cliccare. In un mondo dove la soglia di attenzione si è ridotta a pochi secondi, e i contenuti digitali vengono fruiti rapidamente da mobile, un shortlink ben formulato può aumentare il tasso di clic (CTR), migliorare la percezione del messaggio e facilitare la misurazione dei risultati.
Chi si occupa di campagne online, email marketing, affiliazione o promozione sui social network, può ottenere un netto vantaggio competitivo scegliendo di creare short link per ogni contenuto chiave. Non si tratta solo di abbreviare un collegamento, ma di costruire un ponte tra il messaggio e l’utente, rendendolo più diretto, leggibile e performante.
In questa sezione, vedremo in dettaglio come usare i link brevi per migliorare il CTR in modo concreto, e come utilizzare gli strumenti di tracciamento per monitorare ogni clic in tempo reale. Inoltre, esploreremo il potenziale degli A/B test con shortlink, fondamentali per ottimizzare ogni fase della comunicazione digitale. Saper integrare questi strumenti non è più un’opzione per pochi: oggi è un passaggio obbligato per chi vuole posizionare il proprio progetto online in modo professionale, efficace e misurabile.
Che tu sia un freelance, un’agenzia, un content creator o un’azienda strutturata, l’uso intelligente degli shortlink può trasformare il modo in cui condividi, analizzi e valorizzi i tuoi contenuti.
Come usare i link brevi per aumentare i clic nelle campagne
Uno degli obiettivi principali di ogni campagna digitale è ottenere clic. Che si tratti di un annuncio sponsorizzato, di una newsletter, di una bio su Instagram o di un post LinkedIn, il link è spesso l’elemento decisivo che porta un utente dal messaggio all’azione. In questo passaggio cruciale, la forma e l’impatto del collegamento contano. Ecco perché sempre più marketer scelgono di creare short link per aumentare l’efficacia della comunicazione.
I link brevi, oltre a essere esteticamente più ordinati, risultano anche più affidabili. Un URL lungo, pieno di simboli, codici o parametri dinamici, può essere percepito come sospetto o poco professionale. Al contrario, uno shortlink chiaro e coerente con il tono del messaggio rafforza la fiducia e spinge l’utente al clic.
Ci sono contesti specifici in cui l’utilizzo di shortlink porta vantaggi evidenti:
- Email marketing: l’utilizzo di shortlink rende le call-to-action più visibili, mantiene il layout ordinato e riduce la possibilità che i link vengano tagliati o filtrati.
- Bio social e profili pubblici: quando hai uno spazio limitato per inserire link (come su Instagram o TikTok), usare uno shortlink ti permette di ottimizzare ogni carattere e rendere il messaggio più efficace.
- Post sponsorizzati o pubblicità display: un link breve, eventualmente brandizzato, rende l’annuncio più leggibile e consente una call-to-action più incisiva.
- Contenuti mobile-first: su smartphone, ogni parola conta. Un link lungo può interrompere il flusso visivo. Uno shortlink si adatta meglio al formato compatto.
- QR code e materiale promozionale: i link brevi generano QR più semplici da scansionare, ideali per campagne offline, biglietti da visita o packaging.
Infine, la possibilità di personalizzare lo slug dello shortlink consente di inserire messaggi diretti come “/iscriviti” o “/scopri-di-più”, trasformando il link stesso in un’estensione della strategia comunicativa. Aumentare i clic non significa solo migliorare la visibilità: significa accompagnare l’utente con cura verso l’azione desiderata, anche attraverso la forma del collegamento.
Tracciamento e A/B test con gli URL brevi
Oltre a essere strumenti di semplificazione, gli shortlink sono anche formidabili strumenti di tracciamento. Chi lavora nel marketing digitale lo sa bene: ogni clic conta, e ogni dato può fare la differenza tra una campagna efficace e una che spreca budget. Utilizzando plugin come Pretty Links o servizi esterni come Bitly e Rebrandly, è possibile monitorare ogni interazione con precisione millimetrica.
Le funzionalità di tracciamento offerte dagli URL brevi permettono di raccogliere dati fondamentali:
- Quante persone hanno cliccato sul link
- Da quale paese o città provengono
- Che dispositivo o browser hanno usato
- A che ora o in che giorno è avvenuto il clic
- Da quale fonte (referrer) è arrivato il traffico
Questi dati possono essere visualizzati in tempo reale tramite dashboard intuitive, utili per valutare l’andamento di una campagna, testare varianti di messaggio e decidere quali contenuti spingere maggiormente. Ma non è tutto: con gli shortlink è possibile anche gestire redirect temporanei o permanenti, impostare tag per categorie e inserire attributi come “nofollow” o “sponsored”.
Un altro punto di forza degli shortlink è la possibilità di effettuare test A/B in modo semplice e diretto. Ad esempio, puoi creare due link differenti per lo stesso contenuto e distribuirli in contesti diversi (due email con oggetti diversi, due campagne con creatività diverse). Monitorando i risultati, potrai capire quale versione ha generato più clic e ottimizzare le future azioni basandoti su evidenze reali.
Inoltre, molti strumenti di URL short link professionali si integrano con piattaforme di analytics avanzate come Google Analytics, HubSpot o Mailchimp. Questo ti permette di creare un flusso completo di monitoraggio, unendo dati comportamentali e metriche quantitative in un’unica vista.
In sintesi, gli shortlink non servono solo a “fare ordine” nei collegamenti, ma sono veri e propri asset per migliorare il ROI delle tue campagne digitali. Se non stai ancora monitorando le performance dei tuoi link, è il momento di iniziare: i dati ti aiuteranno a prendere decisioni più intelligenti, rapide e strategiche.
Strumenti alternativi a Pretty Links: panoramica dei migliori URL shortener
Oltre ai plugin WordPress come Pretty Links, esiste un vasto ecosistema di strumenti esterni per creare shortlink, utilizzabili anche al di fuori dell’ambiente WordPress. Questi servizi online sono pensati per offrire soluzioni rapide, flessibili e scalabili, ideali per chi lavora su più piattaforme o gestisce team e campagne articolate.
A differenza dei plugin installabili localmente, i servizi URL shortener esterni non richiedono competenze tecniche, non incidono sulle performance del sito e permettono una gestione centralizzata dei link brevi da qualsiasi dispositivo, con analisi avanzate integrate. Sono molto utilizzati da social media manager, agenzie, editori digitali e chiunque abbia la necessità di creare short link tracciabili e riutilizzabili su più canali.
In questa sezione vedremo una panoramica dei migliori shortener professionali disponibili nel 2025, con i rispettivi vantaggi e svantaggi, per aiutarti a scegliere lo strumento più adatto alle tue esigenze operative.tione dei redirect), potresti considerare anche l’uso di plugin come Pretty Links o soluzioni custom in WordPress.
Servizi esterni avanzati per creare shortlink
Ecco una panoramica comparativa dei 4 strumenti più usati per la generazione e gestione di shortlink professionali, tutti accessibili online senza necessità di installazione:
- Bitly
Il più noto e diffuso URL shortener. Offre una dashboard intuitiva, tracciamento completo dei clic, possibilità di personalizzare lo slug e usare un dominio custom.
Vantaggi: affidabilità, facilità d’uso, ampia compatibilità.
Svantaggi: limitazioni nella versione gratuita, branding Bitly obbligatorio se non si usa dominio proprio. - Rebrandly
Pensato per chi vuole creare link brevi completamente brandizzati. Supporta domini personalizzati e offre funzioni di gestione collaborativa.
Vantaggi: branding avanzato, ottimo per aziende.
Svantaggi: alcune funzioni disponibili solo nella versione Pro. - T2M
Shortener meno noto ma molto completo, con dashboard avanzata, report dettagliati e opzioni di scadenza temporale per i link.
Vantaggi: ottime funzionalità di analytics, personalizzazione spinta.
Svantaggi: interfaccia meno intuitiva per utenti alle prime armi. - BL.INK
Servizio enterprise-level per la gestione di shortlink ad alto volume. Ideale per grandi aziende, consente l’integrazione con CRM, strumenti di marketing automation e analytics.
Vantaggi: scalabilità, sicurezza, integrazioni avanzate.
Svantaggi: costo elevato, sovradimensionato per singoli utenti o piccoli team.
Tutti questi strumenti consentono di creare short link in modo rapido e professionale, offrendo molto più di una semplice abbreviazione: sono veri e propri hub di gestione per la strategia digitale, con metriche, tracciamento e branding inclusi.
Ecco una panoramica comparativa dei principali servizi per accorciare URL, utile per scegliere lo shortener più adatto alle tue esigenze in base a funzionalità, vantaggi e contesto d’uso.
Servizio | Descrizione | Vantaggi principali | Svantaggi principali | Ideale per |
---|---|---|---|---|
Bitly | Il più noto e diffuso. Dashboard intuitiva, tracking completo, slug personalizzabili, dominio custom. | – Affidabilità – Facilità d’uso – Compatibilità ampia | – Branding Bitly obbligatorio (senza dominio proprio) – Versione free limitata | Marketer, creator, uso generico |
Rebrandly | Specializzato in link brandizzati con domini personalizzati e gestione collaborativa. | – Branding avanzato – Gestione multi-utente | – Funzioni avanzate solo nella versione Pro | Agenzie, aziende con più utenti |
T2M | Shortener completo con analytics dettagliate, scadenze, personalizzazione avanzata. | – Dashboard avanzata – Alta personalizzazione | – Interfaccia meno intuitiva per principianti | Esperti digitali, campagne avanzate |
BL.INK | Soluzione enterprise con integrazione CRM, automation e gestione ad alto volume. | – Scalabilità – Sicurezza elevata – Integrazioni avanzate | – Costo elevato – Eccessivo per uso individuale | Grandi aziende, team enterprise |
Quando conviene usare un servizio esterno anziché un plugin
Sebbene un plugin come Pretty Links sia perfetto per chi lavora esclusivamente in WordPress, ci sono molti casi in cui optare per uno shortlink esterno rappresenta una scelta più efficace, soprattutto se si lavora in contesti dinamici, multi-canale o con esigenze di collaborazione.
Ecco quando conviene utilizzare un URL shortener esterno:
- Lavori in team distribuiti
Se più persone devono accedere alla gestione dei link, un servizio online con accesso centralizzato è ideale. Bitly e Rebrandly, ad esempio, offrono ruoli utente, log delle attività e gestione multi-account. - Operi su più piattaforme
Se i tuoi link vengono condivisi su social media, email, YouTube, app mobile o sistemi di automazione marketing, uno strumento esterno garantisce coerenza e tracciamento unificato su tutti i canali. - Hai bisogno di scalabilità e controllo centralizzato
I servizi shortlink esterni offrono strumenti per organizzare centinaia o migliaia di link, creare campagne, raggruppare URL per categoria, e analizzarne le performance da un’unica dashboard. - Gestisci brand multipli o domini diversi
Molti shortener consentono la gestione simultanea di più domini personalizzati, utili per agenzie o brand con identità digitali multiple. - Vuoi ridurre il carico sul tuo sito WordPress
Ogni plugin aggiunge codice e può impattare sulle performance del sito. Se la tua priorità è mantenere WordPress snello, un servizio esterno ti permette di creare short link senza gravare sul backend.
In sintesi, un URL shortener esterno è la scelta migliore quando serve flessibilità, tracciamento avanzato e indipendenza dalla piattaforma. Non solo semplifica la vita operativa, ma ti dà anche una visione completa sulle performance dei tuoi contenuti condivisi, ovunque siano pubblicati.
Shortlink e SEO: fanno bene o male al posizionamento?
Una delle domande più comuni tra chi inizia a utilizzare gli shortlink in WordPress è: “Ma influiscono sulla SEO?”. È una preoccupazione legittima, soprattutto in un ecosistema digitale dove ogni dettaglio può fare la differenza tra la prima e la terza pagina di Google. Se da un lato i link brevi offrono vantaggi enormi in termini di estetica, CTR e tracciamento, dall’altro c’è spesso confusione sull’impatto che possono avere sull’indicizzazione e sul posizionamento.
La verità è che gli shortlink non danneggiano in alcun modo la SEO, a patto che vengano gestiti correttamente. Il modo in cui reindirizzano, il dominio da cui provengono e la struttura dei redirect sono i veri fattori da tenere sotto controllo. E proprio qui entrano in gioco le best practice che ti aiutano a usarli con sicurezza e senza penalizzazioni.
In questa sezione sfatiamo i miti più comuni legati agli URL brevi e ti spieghiamo come creare short link ottimizzati, capaci di integrarsi nella tua strategia SEO senza effetti collaterali. Inoltre, ti forniremo una serie di accorgimenti tecnici per usarli al meglio, sia all’interno del tuo sito WordPress che su canali esterni, senza compromettere la visibilità dei contenuti né la loro autorevolezza.
Gli shortlink influenzano la SEO?
No, gli shortlink non influenzano negativamente la SEO, a condizione che siano implementati correttamente. Questo è un punto fondamentale che vale la pena chiarire, perché ancora oggi circolano molti fraintendimenti. Il solo fatto di utilizzare un URL breve per condividere un contenuto non incide sul posizionamento organico secondo le linee guida di Google Search Central, né penalizza l’indicizzazione della pagina di destinazione.
Ciò che conta è il tipo di redirect utilizzato. I link brevi dovrebbero sempre utilizzare un redirect 301 (permanente), che comunica correttamente ai motori di ricerca che l’URL originale è stato sostituito da un altro in modo stabile. Un reindirizzamento 302 (temporaneo), invece, non trasferisce autorità SEO e può causare problemi se usato in modo prolungato.
Altri elementi da tenere sotto controllo sono gli attributi HTML applicati al link, come rel="nofollow"
o rel="sponsored
"
, utili in particolare quando si tratta di link di affiliazione o a pagamento. L’uso consapevole di questi attributi ti mette al riparo da penalizzazioni per pratiche scorrette di linking.
È anche importante valutare il dominio di provenienza dello shortlink. Se usi servizi affidabili come Bitly, TinyURL o plugin noti come Pretty Links, non ci sono problemi. Ma evitare shortener sconosciuti o potenzialmente spammy è fondamentale: Google tiene conto della reputazione del dominio, anche se si tratta solo di un intermediario.
Infine, ricordati che uno shortlink non è mai destinato all’indicizzazione diretta. Serve per la condivisione, non per il ranking. Se il tuo obiettivo è il posizionamento SEO su Google, il permalink resta la base da ottimizzare. Lo shortlink è un mezzo veloce per portare traffico, non per generarlo organicamente.
Best practice per usare URL brevi senza penalizzazioni
Utilizzare url brevi in modo sicuro e SEO-friendly è assolutamente possibile, ma richiede alcune attenzioni tecniche fondamentali. Gli errori più comuni sono spesso evitabili con piccoli accorgimenti, e fanno la differenza tra un link funzionale e uno potenzialmente dannoso per la tua strategia.
Ecco le best practice essenziali per creare e utilizzare shortlink senza rischiare penalizzazioni:
- Utilizza redirect 301 permanenti
Quando crei un shortlink, assicurati che il reindirizzamento verso il contenuto originale sia impostato con un codice 301. Questo è l’unico modo per trasferire correttamente il link juice e comunicare a Google che l’URL è stato stabilmente sostituito. - Evita catene di redirect
Una catena di redirect (es. shortlink → altro shortlink → contenuto finale) può rallentare il caricamento e confondere i crawler. Meno passaggi ci sono, meglio è. Cerca sempre di avere un solo livello di reindirizzamento. - Non usare cloaking
Il cloaking (mostrare contenuti diversi agli utenti e ai motori di ricerca) è una violazione delle linee guida di Google. Anche se tecnicamente possibile con alcuni shortener, va assolutamente evitato: le penalizzazioni possono essere gravi. - Usa domini affidabili e, se possibile, personalizzati
Servizi come Bitly, Rebrandly o Pretty Links sono sicuri e riconosciuti. Se usi un dominio proprio per accorciare i link (es. go.miosito.it), meglio ancora: aumenti la fiducia degli utenti e hai il pieno controllo sul traffico generato. - Monitora e aggiorna i link nel tempo
Un buon shortlink è anche un link mantenuto. Assicurati che i collegamenti restino attivi, aggiornati e coerenti con la destinazione. I link rotti o scaduti possono danneggiare la user experience e la credibilità del tuo progetto.
Seguendo queste linee guida, potrai creare short link efficaci, tracciabili e SEO-safe. Ricorda: non è lo shortlink in sé a determinare un buon posizionamento, ma il modo in cui viene gestito tecnicamente. E con gli strumenti giusti, anche un URL di pochi caratteri può diventare parte integrante di una strategia digitale vincente.
Conclusione: Shortlink e link brevi: perché non puoi farne a meno nel tuo sito WordPress
Nel panorama digitale di oggi, l’attenzione è scarsa e la velocità è tutto. Un link troppo lungo, pieno di caratteri casuali o poco leggibile, può scoraggiare l’utente ancora prima del clic. Ecco perché gli shortlink rappresentano una risorsa fondamentale per chiunque gestisca un sito WordPress, una strategia semplice ma potente per migliorare la comunicazione online.
Utilizzare URL brevi significa rendere ogni contenuto più accessibile, più ordinato e soprattutto più cliccabile. Che tu stia condividendo un articolo su X (ex Twitter), inserendo un link in una bio Instagram o inviando una newsletter, creare short link ti permette di ottimizzare spazio e impatto visivo, senza sacrificare la destinazione del collegamento.
Ma i vantaggi vanno ben oltre l’estetica. Un shortlink ben strutturato può diventare uno strumento di branding, soprattutto se personalizzi lo slug o utilizzi un dominio breve riconoscibile. Inoltre, grazie agli strumenti di tracciamento integrati nei principali plugin di WordPress o nei servizi di URL short link esterni, puoi monitorare in tempo reale quante volte il tuo link viene cliccato, da quali dispositivi e da quali aree geografiche. Dati preziosi per chi lavora con il marketing, l’affiliate o l’editoria.
Non è un caso che sempre più creator, agenzie e sviluppatori scelgano oggi di integrare gli shortlink nella propria strategia digitale. Con un semplice plugin come Pretty Links, o con servizi esterni come Bitly o TinyURL, creare e gestire link brevi non richiede più competenze tecniche avanzate. Bastano pochi click per trasformare un URL lungo e confuso in un collegamento chiaro, affidabile e misurabile.
In sintesi: usare gli shortlink non è solo una scelta di praticità, ma un piccolo passo che può fare una grande differenza nella user experience, nell’identità del tuo brand e nelle performance del tuo sito. Se ancora non li stai usando, questo è il momento perfetto per iniziare.
Metti ordine nei tuoi link. Rendi ogni clic più potente. Inizia ora a creare shortlink nel tuo WordPress!
Domande frequenti sugli shortlink in WordPress: come creare link brevi, tracciabili e professionali
Cos’è uno shortlink in WordPress?
Uno shortlink è un URL breve che reindirizza a una pagina o un post del tuo sito WordPress. È utile per rendere i link più leggibili, condivisibili e facili da tracciare.
Perché usare link brevi invece di URL lunghi?
I link brevi migliorano la leggibilità, l’estetica dei contenuti e permettono di inserire più testo nei post social o nelle email, riducendo il rischio di rottura dei link.
Come creare shortlink in WordPress senza plugin?
Puoi aggiungere uno shortlink manualmente tramite codice nel file functions.php
, ripristinando il pulsante “Ottieni collegamento breve” nell’editor classico di WordPress.
Qual è il miglior plugin per generare URL brevi in WordPress?
Pretty Links è uno dei plugin più popolari per creare, gestire e monitorare url short link personalizzati direttamente dalla dashboard di WordPress.
Posso tracciare le performance dei miei shortlink?
Sì, sia i plugin come Pretty Links che i servizi esterni (Bitly, TinyURL) offrono analisi dettagliate su clic, provenienza, dispositivi usati e molto altro.