Quando viene citato il termine bounce rate ( o frequenza di rimbalzo), è facile confondersi. Potresti non avere idea di cosa sia una frequenza di rimbalzo o potresti avere una vaga idea al riguardo ma non essere sicuro di ciò che la influenzi.

La buona notizia è che esistono diversi strumenti utili per facilitare la ricerca della frequenza di rimbalzo del tuo sito. Una volta che hai i dati di cui hai bisogno, analizzare la frequenza di rimbalzo può essere un modo efficace per trovare aree del tuo sito web che devono essere ottimizzate.

In questo articolo, esamineremo cos’è la frequenza di rimbalzo, perché è importante e come viene determinata. Presenteremo inoltre cinque modi per ridurre il bounce rate del tuo sito.

Se sei pronto, mettiamoci al lavoro!

Che cos’è la frequenza di rimbalzo (o bounce rate)?

Google definisce un “rimbalzo” (bounce) come una sessione in cui un utente visita solo una singola pagina di un sito web. In altre parole, se un visitatore apre una pagina del tuo sito e se ne va senza avviare altre azioni (come ad esempio fare clic su un pulsante di collegamento o menu), viene considerato un rimbalzo.

In termini matematici, la frequenza di rimbalzo è il numero di persone che rimbalzano dal tuo sito, diviso per il numero totale di visitatori nello stesso lasso di tempo. Questo è in genere rappresentato come percentuale:

350 rimbalzi ÷ 1000 visitatori totali = .35 x 100% = 35% frequenza di rimbalzo

Determinare se una frequenza di rimbalzo è “buona” o “cattiva” può essere complicato. Ci sono molti fattori da tenere in considerazione, come la tipologia di sito web che stai gestendo:

Parametri frequenza di rimbalzo per tipologia di sito web

Se, ad esempio, le tue landing page mostrano un bounce rate dal 60 al 90 percento, probabilmente va bene. Dopotutto, una landing page è pensata per essere un’esperienza a pagina singola. La maggior parte dei siti web, tuttavia, dovrebbe puntare a una frequenza di rimbalzo inferiore al 60 percento.

Dove trovo la frequenza di rimbalzo del mio sito?

Per tracciare e monitorare la frequenza di rimbalzo su un sito web WordPress, ti consigliamo di utilizzare Google Analytics e/o un plugin come MonsterInsights :

Una volta impostato il tuo account Google Analytics , puoi collegarlo al tuo sito web WordPress installando e attivando MonsterInsights. Dopo aver installato il plugin, puoi accedere a Insights> Impostazioni> Avvia installazione guidata nella dashboard per connettere MonsterInsights a Google Analytics:

Setup del plugin MonsterInsight

Dovrai selezionare l’account Google a cui sono associate le tue analisi e approvare le richieste da parte di Google per collegarti ai dati del tuo sito web: 

Connetti il tuo account Google Analytics

Una volta completata la connessione, sarai in grado di accedere ai report direttamente dalla dashboard di WordPress. A seconda della dimensione del tuo sito web , la compilazione di ciascun report potrebbe richiedere del tempo. Una volta fatto, sarai in grado di vedere il bounce rate, insieme ad altri dati preziosi: 

Report Analytics di MonsterInsight

Tieni presente che tutti i dati a cui hai accesso ora dovrebbero essere utilizzati insieme. La frequenza di rimbalzo, se presa singolarmente , non dice più di tanto. Per il miglior approccio possibile, dovresti considerarlo nel contesto delle restanti metriche del tuo sito web . 

5 modi per ridurre il Bounce Rate in WordPress

Ora che hai accesso alla frequenza di rimbalzo del tuo sito, potresti scoprire che è più alta di quanto i benchmark suggeriscano dovrebbe essere. La buona notizia è che esistono diversi modi per ridurre il bounce rate medio in modo efficace. Diamo un’occhiata a cinque delle migliori tecniche.

1. Crea contenuti di qualità

La pertinenza dei tuoi contenuti ha molto a che fare con la permanenza dei visitatori sul tuo sito web. Se qualcuno arriva sul tuo sito da una ricerca per parola chiave e il contenuto non corrisponde a quello che si aspettava, non è sorprendente se rimbalza

Puoi lavorare per migliorare questo scenario aderendo ad alcune migliori pratiche, tra cui: 

  • Stabilisci la nicchia del tuo sito web e rimani coerente nelle tue scelte di marketing e keyword.
  • Cerca le tue parole chiave per assicurarti che siano adatte ai tuoi contenuti e al pubblico a cui ti rivolgi. 
  • Invita i guest writer per contribuire al tuo sito. 

Un altro metodo per migliorare i tuoi contenuti in un modo che dovrebbe aiutare con le tue frequenze di rimbalzo è quello di aggiungere video. È stato appurato che i contenuti video possono aiutare a ridurre la frequenza di rimbalzo del 34 percento . 

2. Ottimizza i tuoi contenuti

Una parte della Search Engine Optimization (SEO) è il processo stesura e/o modifica dei contenuti del tuo sito web in modo che funzioni meglio per i motori di ricerca. Sotto l’ampio ombrello della SEO ci sono una serie di tecniche, che vanno dall’uso delle keyword alla formattazione del testo. 

Esistono alcuni modi semplici per ottimizzare i contenuti in modo da ridurre il bounce rate medio. Puoi: 

  • Suddividere il testo lungo con intestazioni, immagini, elenchi puntati e altri elementi visivi. 
  • Evitare i colori di sfondo o i caratteri difficili da leggere. 
  • Mantenere le tue frasi brevi ed evitare blocchi di testo di oltre 300 parole. 

Se lavori con diversi autori e devi implementare standard coerenti, ti consigliamo il plugin Yoast SEO : 

Yoast ti fornirà un feedback in tempo reale sulla densità delle parole chiave, la durata della frase e la leggibilità dei tuoi contenuti. I tuoi post verranno valutati in base alla loro ottimizzazione e potrai persino ricevere suggerimenti su come migliorare il tuo testo.

Se il bounce rate è superiore a quello che desideri, potresti anche dare un’occhiata alla tua strategia di linking. Includere più collegamenti interni (collegamenti ad altri contenuti del tuo sito) può aiutare a mantenere i lettori sul tuo sito web più a lungo.

Inoltre, più link interni fornisci, più facile sarà per Google indicizzare tutti i tuoi contenuti. Naturalmente, anche il collegamento interno ha alcuni aspetti da considerare e non si deve esagerare. Se eviti il ​​keyword stuffing e ti assicuri che i tuoi collegamenti siano sempre pertinenti, sei sulla strada giusta. 

Se fatto correttamente, il linking interno può avere un impatto significativo sulla frequenza di rimbalzo. Per un esempio di come potrebbe essere una strategia dettagliata, dai un’occhiata a questo case study di NinjaOutreach che descrive come ha aumentato il proprio traffico organico del 40 percento con una campagna di collegamento interna a più livelli.

4. Migliora l’esperienza utente

L’esperienza utente (UX) è diventata un’attività a sé stante ed è importante per tutti i tipi di metriche del sito web (comprese le frequenze di rimbalzo). L’obiettivo dell’implementazione di UX Design (UXD) è quello di rimuovere eventuali barriere tra l’utente e i tuoi contenuti. 

Ci sono molti plugin che puoi usare per migliorare la UX del tuo sito. Abbiamo già menzionato Yoast SEO, che può tornare utile anche qui. Inoltre, uno strumento come Broken Link Checker può apportare un miglioramento semplice ma di grande impatto alla UX del tuo sito: 

Questo plugin monitorerà tutti i collegamenti sul tuo sito web, inclusi quelli nei post, nelle pagine e nei commenti, e troverà quelli che non funzionano correttamente. Questo può aiutarti a evitare che gli utenti siano infastiditi con link che non funzionano, migliorando così la loro esperienza e mantenendoli sul tuo sito.

5. Rendi il tuo sito web compatibile con tutti i dispositivi

A livello globale, a gennaio 2021 sono 4,28 miliardi gli utenti unici di Internet mobile. Se si considera che sono 4,9 miliardi gli utenti Internet attivi nello stesso periodo, è facile capire quanto i dispositivi mobili giochino ogi un ruolo importante nel web.

L’ottimizzazione per i dispositivi mobile è vitale, perché gli utenti mobili rimbalzano costantemente a un ritmo più elevato rispetto agli utenti desktop. Per combattere questo effetto, ci sono diverse cose che puoi fare: 

Naturalmente, uno dei primi e potenzialmente più semplici modi per creare una migliore esperienza mobile è far realizzare il tuo sito web dal professionista giusto ed evitare il fai da te.

Buon lavoro.