Se hai esplorato almeno una volta la tua dashboard di WordPress con attenzione, probabilmente ti sarà capitato di notare voci come “pingback” o “trackback” tra le impostazioni. Magari ti sei chiesto cosa significhino, ma hai lasciato perdere, pensando che fossero solo dettagli tecnici destinati agli smanettoni.

Oppure, più semplicemente, non ci hai mai fatto caso finché qualcuno non ti ha segnalato la loro esistenza. In ogni caso, non sei solo. Molti utenti – anche esperti – non hanno mai approfondito cosa siano davvero i pingback e trackback WordPress, né capito se siano utili, dannosi, o semplicemente obsoleti.

Queste due tecnologie sono nate con un intento teoricamente virtuoso: avvisare altri siti web ogni volta che pubblichi un contenuto che li cita o li collega. In altre parole, il sistema dovrebbe notificare i siti coinvolti, creando una rete di dialogo tra post e blog. Suona bene, no? In teoria sì, ma nella pratica le cose sono molto diverse.

Con il tempo, infatti, l’utilizzo di pingback e trackback è stato ampiamente abusato, diventando terreno fertile per spam, link indesiderati e attività fastidiose che nulla hanno a che fare con il dialogo autentico tra contenuti.

Ecco perché molti esperti oggi sconsigliano caldamente di mantenere queste opzioni attive sul proprio sito. Nell’articolo che segue ti guideremo passo dopo passo per capire meglio cosa sono i pingback e i trackback WordPress, quali vantaggi teorici offrono e – soprattutto – quali problemi pratici possono generare.

Analizzeremo insieme i loro pro e contro, senza complicazioni tecniche, e alla fine ti mostreremo in modo semplice e diretto come disabilitarli sul tuo sito, migliorando la sicurezza e la qualità della tua sezione commenti.

Pronto? Partiamo!

Pingback e Trackback WordPress: guida introduttiva chiara e semplice

La prima cosa da fare, prima di entrare nel dettaglio, è chiarire bene cosa significano i termini pingback” e “trackback. Se utilizzi WordPress da un po’ di tempo, potresti averli già sentiti nominare, magari nelle impostazioni della sezione “Discussione”. Ma anche se sembrano simili – e spesso vengono confusi – in realtà si tratta di due tecnologie distinte, che funzionano in modo diverso, anche se con un obiettivo comune.

Sia i pingback che i trackback fanno parte di un sistema di notifica pensato per mettere in comunicazione i contenuti pubblicati su blog e siti web. L’idea di base, quando queste tecnologie sono state introdotte, era quella di creare un dialogo tra articoli: se tu menzioni un altro sito all’interno del tuo post, quello riceve una segnalazione. In questo modo, si instaurava una rete di collegamenti tra contenuti affini. Ma per quanto possano sembrare strumenti simili, ci sono alcune differenze importanti.

Nel caso dei trackback, la notifica viene inviata manualmente dal tuo sito al sito esterno, e di solito include anche un breve estratto del contenuto da cui proviene. Al contrario, i pingback funzionano in modo automatico: WordPress invia la notifica senza bisogno di intervento umano, e il sito ricevente può verificarne la provenienza prima di mostrarla.

Entrambe le tecniche fanno parte della struttura originaria di WordPress, ma oggi è fondamentale comprendere il loro funzionamento e valutarne l’effettiva utilità. In questo articolo, analizzeremo come operano i pingback e trackback WordPress, e capiremo perché in molti casi conviene disattivarli per proteggere il proprio sito da spam e attività indesiderate.

Trackback in WordPress: come funzionano davvero

All’interno dell’ecosistema di pingback e trackback WordPress, i trackback rappresentano uno dei due strumenti nati per creare connessioni tra blog e siti web. Ma in concreto, come funziona un trackback? E soprattutto, cosa succede quando lo si utilizza?

Un trackback è una notifica manuale che WordPress invia a un altro sito web ogni volta che, nei tuoi contenuti, inserisci un collegamento verso una sua pagina. Questo sistema è stato pensato per segnalare al sito esterno che stai parlando di lui o che lo stai citando, creando così un’occasione di interazione e visibilità reciproca.

Facciamo un esempio pratico. Supponiamo che tu abbia scritto un nuovo articolo sul tuo blog con consigli per l’acquisto di un portatile, e che in quel contenuto tu abbia incluso un link verso un altro sito che offre una guida utile o una recensione approfondita. In questo caso, puoi inviare un trackback per avvisare l’altro sito che lo hai menzionato.

Il risultato? Se il proprietario del sito ricevente approva la notifica, nella sua sezione commenti apparirà un estratto del tuo post insieme a un link diretto al tuo articolo. In questo modo, il tuo sito ottiene visibilità presso un pubblico potenzialmente interessato, e si crea una connessione tra i due contenuti.

Sebbene in teoria i trackback potessero sembrare un’ottima opportunità di networking tra blogger, nella pratica sono spesso stati utilizzati in modo improprio, diventando una delle principali fonti di spam. È proprio questa criticità che ha portato a ripensare l’uso dei pingback e trackback WordPress, fino a suggerirne la disattivazione nella maggior parte dei casi.

Come funzionano i pingback in WordPress e in cosa si distinguono

I pingback di WordPress hanno un obiettivo molto simile a quello dei trackback, ma si differenziano per il modo in cui vengono generati e gestiti. In effetti, sono stati progettati come una versione migliorata dei trackback, con l’intento di correggere alcuni dei limiti e dei problemi associati alla tecnologia originale.

La differenza principale sta nel fatto che i pingback sono automatici, mentre i trackback devono essere inviati manualmente. Questo significa che non è necessario eseguire alcuna azione aggiuntiva per inviare un pingback, una volta che hai inserito un link verso un altro sito nel tuo contenuto. L’automatismo rende il processo più fluido e teoricamente meno soggetto ad abusi.

Per chiarire meglio il meccanismo, immaginiamo un caso concreto. Hai appena pubblicato un post sul tuo blog e, all’interno dell’articolo, inserisci un link verso un altro sito. Se i pingback e trackback WordPress sono abilitati sia sul tuo sito che su quello esterno, il sistema invierà automaticamente un pingback al sito collegato. Quest’ultimo, a sua volta, potrà verificarne la validità prima di approvarlo e mostrarlo come collegamento nella propria sezione commenti.

Nella maggior parte dei casi, il pingback apparirà semplicemente come un link testuale, senza un estratto del contenuto. Questo dettaglio può variare in base al tema utilizzato sul sito ricevente. Anche se i pingback e trackback WordPress condividono molte somiglianze, differiscono nelle tecnologie alla base.

Non serve conoscere i dettagli tecnici per comprenderne l’uso: l’importante è capire che sono strumenti simili nella funzione, ma differenti nel funzionamento, e che questa distinzione è fondamentale per decidere se mantenerli attivi oppure no.

Pingback e trackback WordPress: vantaggi e svantaggi reali per il tuo sito

Per comprendere appieno perché è consigliabile disattivare i pingback e trackback WordPress, è utile esaminare in modo chiaro e diretto quali siano i loro principali vantaggi e svantaggi. In teoria, queste due tecnologie erano state introdotte per migliorare la comunicazione tra blog e contenuti online, rendendo possibile la segnalazione automatica o manuale di citazioni tra articoli.

Tra i pro, va detto che pingback e trackback possono contribuire a generare backlink e, di conseguenza, aumentare leggermente la visibilità del tuo sito. Questo meccanismo, se funzionasse sempre in modo corretto, potrebbe aiutare a costruire relazioni tra contenuti affini e offrire ulteriore valore ai lettori.

Tuttavia, nella pratica quotidiana, gli svantaggi tendono a superare i benefici teorici. Il problema più grande legato ai pingback e trackback WordPress è lo spam. Molti siti si ritrovano sommersi da notifiche indesiderate, inviate da fonti poco affidabili con l’unico scopo di ottenere link facili nei commenti. Questo comporta un lavoro extra di moderazione e un potenziale danno alla reputazione del sito.

Per questo motivo, molti esperti consigliano oggi di disabilitare entrambe le funzioni per migliorare la sicurezza, ridurre il rumore e mantenere pulita l’esperienza utente.

Vantaggi dei pingback e trackback WordPress

Non è difficile comprendere perché, in passato, molte persone abbiano scelto di utilizzare i pingback e trackback WordPress. Queste tecnologie, infatti, offrivano alcuni potenziali vantaggi interessanti, specialmente in un contesto in cui la condivisione dei contenuti tra blog era molto più diffusa rispetto a oggi.

Uno dei principali benefici era la possibilità di aumentare il numero di backlink al proprio sito. Ogni volta che si inseriva un collegamento a un contenuto esterno, si poteva ricevere in cambio una notifica visibile sotto forma di commento, con un link di ritorno. Questo meccanismo poteva contribuire a generare traffico aggiuntivo e a migliorare, almeno teoricamente, l’ottimizzazione SEO.

Un altro aspetto positivo era legato alla creazione di connessioni con siti correlati. Inserendo un trackback o un pingback, si manifestava l’intento di condividere e promuovere contenuti altrui, incoraggiando in modo implicito una reciprocità nella diffusione. Questo poteva rafforzare relazioni editoriali e ampliare la rete di visibilità.

Infine, pingback e trackback permettevano anche di offrire più valore ai lettori, guidandoli verso altri contenuti potenzialmente utili, pertinenti e complementari rispetto a ciò che stavano leggendo sul tuo sito.

Gli svantaggi reali dei pingback e trackback WordPress

Il problema più evidente con i trackback è che sono stati rapidamente sfruttati per inviare enormi quantità di spam. Poiché possono essere inviati manualmente a qualsiasi sito web, gli spammer li hanno utilizzati per far comparire i propri link su quanti più contenuti possibile, cercando così di ottenere backlink rapidi e visibilità artificiale.

Gestire questi trackback di spam richiede un controllo manuale costante, poiché non esiste un metodo automatico per verificarne l’autenticità. Questo processo di moderazione porta via tempo prezioso che potresti dedicare ad attività più produttive, rendendo i trackback molto meno utili rispetto a quanto previsto inizialmente.

I pingback, come visto in precedenza, sono stati sviluppati proprio per contrastare questo tipo di abuso. Funzionano automaticamente e includono una verifica prima che il link venga pubblicato. Inoltre, non possono essere inviati se entrambe le parti non hanno i pingback abilitati. Tuttavia, anche questi sono presto diventati vittime dello stesso problema: molti spammer hanno trovato modi per aggirare le protezioni, generando pingback falsi e poco sicuri.

Il risultato è che anche i pingback richiedono spesso una moderazione manuale, vanificando i vantaggi promessi. A questo si aggiunge il fenomeno dell’auto-ping, che si verifica quando linki internamente un tuo stesso articolo o pagina. Anche questo tipo di ping può generare notifiche inutili. Fortunatamente, esiste un plugin gratuito chiamato No Self Pings che consente di eliminare facilmente questo comportamento indesiderato.

Perché disattivare pingback e trackback WordPress è una scelta saggia

Sono state molte le polemiche nel corso degli anni sul fatto che l’uso di pingback e trackback abbiano diversi svantaggi. Al giorno d’oggi, tuttavia, è ampiamente consigliato evitare entrambe le tecniche .

In fin dei conti, l’utilizzo di pingback e trackback di WordPress tende a generare spam e perdite di tempo. Anche se possono fornire alcuni vantaggi, ci sono modi migliori per indirizzare il traffico verso il tuo sito .

Inoltre, pochissime persone utilizzano effettivamente queste tecnologie in modo legittimo. Ciò significa che, più che in passato, è probabile che tu riceva molti più pingback e trackback falsi rispetto a quelli legittimi.

Fortunatamente, disabilitare entrambi sul proprio sito è una procedura semplice. Nella dashboard di WordPress, puoi accedere a Impostazioni > Discussione :

Schermata della dashboard del CMS che mostra dove disattivare pingback e trackback WordPress

Qui, ti consigliamo di deselezionare le prime due opzioni:

  • Tentare di notificare tutti i blog che hanno un link nell’articolo
  • Permetti i link di notifica da altri blog (pingback e trackback) per i nuovi articoli

Ciò impedirà al tuo sito di creare e ricevere pingback e trackback. Di conseguenza, dovrebbe essere più facile tenere sotto controllo la sezione dei commenti . Inoltre, libererai tempo che può essere dedicato a strategie più efficaci.

Disattiva pingback e trackback WordPress e proteggi la tua domain authority

I pingback e trackback di WordPress, almeno sulla carta, erano stati pensati per facilitare la comunicazione tra blog e contenuti correlati. In teoria, potevano offrire vantaggi legati alla visibilità, favorendo un piccolo incremento di traffico o qualche link in entrata. Tuttavia, è importante distinguere ciò che funziona sulla carta da ciò che funziona davvero, oggi, nel contesto reale del web. E la verità è semplice: queste tecnologie sono diventate strumenti poco efficaci e spesso dannosi.

Al giorno d’oggi, la maggior parte dei siti non utilizza più queste funzioni, per un motivo molto concreto: aumentano esponenzialmente il rischio di spam. Lasciare attivi i pingback e i trackback significa aprire le porte a una pioggia di notifiche indesiderate, che raramente provengono da fonti affidabili. In moltissimi casi, si tratta solo di tentativi di inserire link nei tuoi commenti, con l’obiettivo di guadagnare backlink facili e senza valore.

Questo tipo di attività non solo compromette la qualità dei tuoi contenuti, ma può anche impattare negativamente sulla tua domain authority. Una sezione commenti inquinata da spam può infatti trasmettere segnali negativi ai motori di ricerca, riducendo la percezione di affidabilità del tuo sito. E quando l’autorevolezza scende, anche il posizionamento nei risultati di ricerca ne risente.

La soluzione, per fortuna, è semplice e veloce. Basta accedere alla tua dashboard di WordPress, andare su Impostazioni > Discussione e disattivare le opzioni che permettono pingback e trackback. Questo piccolo intervento può fare una grande differenza, aiutandoti a preservare la pulizia del sito, la qualità dei commenti e – soprattutto – a mantenere solida la tua domain authority.

Proteggi il tuo sito. Prenditi cura della tua reputazione.
Elimina i pingback e i trackback.

Domande frequenti su pingback e trackback WordPress

Qual è la differenza tra pingback e trackback WordPress?

La differenza principale è nel funzionamento: i trackback vengono inviati manualmente e includono un estratto del contenuto, mentre i pingback sono automatici e più controllati. Entrambi notificano ad altri siti che li hai citati, ma i pingback hanno un sistema di verifica che riduce – almeno in teoria – lo spam.

I pingback e i trackback aiutano la SEO?

In passato si pensava che pingback e trackback potessero migliorare il traffico e il numero di backlink, influenzando positivamente la SEO. Tuttavia, oggi sono spesso usati per generare spam. Il loro impatto reale sulla SEO è minimo, e anzi possono danneggiare la reputazione del sito se non gestiti correttamente.

Perché dovrei disattivare pingback e trackback WordPress?

Perché entrambi sono oggi strumenti obsoleti e sfruttati da spammer. Mantenere attivi i pingback e i trackback WordPress espone il sito a contenuti non desiderati nei commenti e può influire negativamente sulla domain authority. Disattivarli migliora sicurezza, pulizia e gestione editoriale.

Come disabilitare i pingback e i trackback su WordPress?

È semplice: vai su Impostazioni > Discussione nella tua dashboard WordPress. Qui, deseleziona le opzioni relative alla notifica dei link. Bastano pochi clic per bloccare sia l’invio che la ricezione di pingback e trackback, proteggendo il sito da spam e notifiche inutili.